Epistula 124 chapter 8
Pietro Li Causi / Seneca Epistulae Morales ad Lucilium / Seneca Epistula ad Lucilium 124
- Created on 2018-11-25 17:43:34
- Translated by V L del Liceo Scientifico "S. Cannizzaro" di Palermo
- Aligned by Pietro Li Causi
Latin
italiano
Lucius Annaeus Seneca
Epistula ad Lucilium 124
8 . Si quis diceret illum in materno utero latentem , sexus quoque incerti , tenerum et inperfectum et informem iam in aliquo bono esse , aperte videretur errare . Atqui quantulum interest inter eum qui cum [ que ] maxime vitam accipit et illum qui maternorum viscerum latens onus est ? Uterque , quantum ad intellectum boni ac mali , aeque maturus est , et non magis infans adhoc boni capax est quam arbor aut mutum aliquod animal . Quare autem bonum in arbore animalique muto non est ? quia nec ratio . Ob hoc in infante quoque non est ; nam et huic deest . Tunc ad bonum perveniet cum ad rationem pervenerit .
8
.
Se
qualcuno
dicesse
che
il
bambino
nascosto
nell’utero
materno
,
tenero
,
non
ancora
perfettamente
formato
,
amorfo
,
e
per
giunta
di
sesso
incerto
,
già
possiede
un
qualche
senso
del
bene
,
sembrerebbe
sbagliare
chiaramente
.
Eppure
,
quanto
piccina
è
la
differenza
tra
chi
ha
appena
ricevuto
la
vita
e
chi
è
ancora
un
peso
nascosto
nelle
viscere
materne
?
Entrambi
sono
maturi
allo
stesso
modo
per
quanto
riguarda
la
facoltà
di
comprendere
il
bene
e
il
male
.
L’infante
,
perciò
,
non
è
capace
di
accogliere
il
bene
più
di
quanto
non
lo
sia
un
albero
o
uno
degli
animali
privi
di
parola
.
Ma
perché
il
bene
non
è
presente
negli
alberi
e
negli
animali
privi
di
parola
?
Perché
non
posseggono
la
ragione
.
E
dunque
,
il
bene
non
è
presente
nemmeno
nel
bambino
;
infatti
,
anche
lui
ne
è
privo
.
Perverrà
al
bene
allorquando
avrà
raggiunto
la
ragione
.